Batterie e fonti rinnovabili: i sistemi di accumulo elettrico stanno cambiando il mercato energetico

Nonostante in Italia il ritmo delle nuove installazioni di impianti rinnovabili stia significativamente rallentando, a livello globale eolico e solare stanno diventando la prima fonte di elettricità, superando il carbone.
Il motivo è legato alla diffusione dei Battery Energy Storage System (Bess), ossia batterie che permettono di immagazzinare energia elettrica e renderla disponibile in rete quando serve, garantendo stabilità e flessibilità al sistema elettrico.

Battery Energy Storage System (Bess): il crollo dei costi delle batterie
Secondo l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), negli ultimi 15 anni i costi dei Bess si sono ridotti del 93%, passando da 2.571 $/kWh nel 2010 a 192 $/kWh nel 2024.
Il calo è frutto del progresso tecnologico e delle economie di scala, che rendono oggi le soluzioni di generazione e accumulo sempre più competitive rispetto alle fonti convenzionali.
L’Irena sottolinea che, con politiche di supporto e mercati adeguati, i sistemi di accumulo diventeranno una tecnologia fondamentale per integrare alti livelli di rinnovabili nelle reti elettriche, con vantaggi sia per i produttori che per i consumatori.
California in prima linea
Un esempio concreto arriva dagli Stati Uniti: in California, la combinazione tra batterie e rinnovabili sta riducendo l’impiego del gas fossile e rendendo meno competitiva l’opzione nucleare.
Dal 2009 a oggi, i costi livellati (Lcoe) dell’eolico onshore si sono ridotti del 55%, quelli del fotovoltaico utility scale dell’84%, mentre i costi del nucleare sono aumentati del 47%.

Evoluzione tecnologica delle batterie e nuove strutture chimiche
Il settore continua a innovare: la Cina, leader globale grazie a massicci investimenti, guida la riduzione dei costi e lo sviluppo di nuove tecnologie.
Oggi dominano le batterie agli ioni di litio, che rappresentano l’84% del mercato grazie a efficienza, densità energetica e costi ridotti, ma stanno emergendo alternative come le batterie al sodio e allo stato solido, promettenti per lo stoccaggio su larga scala tramite Battery Energy Storage System (Bess)

La situazione in Italia
Anche l’Italia sta accelerando sul fronte dell’accumulo elettrico.
Al 30 giugno 2025 erano installati 6,7 GWh di capacità in batterie (esclusi i pompaggi), di cui 1,6 GWh stand alone e 5 GWh integrati a impianti solari: solo un mese dopo la potenza era già salita a 6,9 GWh.
Un ulteriore impulso arriverà con le aste Terna per il Macse (Meccanismo approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico), pensato per incentivare la diffusione dei sistemi di accumulo a supporto della rete.
Per l’Italia, che ha perso terreno nella corsa al litio, queste nuove tecnologie potrebbero rappresentare una nuova opportunità di posizionamento industriale.