Tiny Forest (o “Miyawaki Forest”): le Aziende realizzano mini foreste vitali e resilienti, per la rigenerazione delle città

Nell'ambito della progettualità delle BioForest, promossa nella Campagna Foresta Italia, Rete Clima realizza insieme alle Aziende piccole foreste chiamate Tiny Forest: si tratta di foreste ad alta vitalità e a rapido accrescimento, che permettono di tutelare e valorizzare la biodiversità sul territorio locale, contribuendo alla rigenerazione territoriale.
Al termine della stagione forestale 2025, Rete Clima ha realizzato oltre 50 tiny forest in tutto il Paese.

Cosa sono le Tiny Forest?
Le Tiny Forest, altresì definite anche "Miyawaki forest" dal nome del loro ideatore Akira Miyawaki, sono piccole foreste realizzate con una alternanza di alberi ed arbusti di provenienza locale, piantati con densità particolarmente elevate (piantagione fitta).
Possono essere realizzate in qualunque matrice ambientale (urbana, extraurbana, agricola,...etc.), sono progettate sulla base di una serie di specifiche tecniche che comprendono modalità innovative di piantagione, di gestione del suolo e del soprassuolo che le piantagioni "tradizionali" normalmente non prevedono.

Sono un ambito privilegiato per la tutela della biodiversità, si qualificano come importante habitat per diverse specie di insetti, piccoli mammiferi, avifauna, ma anche come contesto ecologicamente protetto: insomma, dei veri hotspot di biodiversità, caratterizzate da una biodiversità fino a 20 volte superiore a quella presente nelle normali foreste.
Si tratta quindi di contesti che, a maturità, non sono direttamente fruibili da parte dell'uomo ma diventano invece luoghi di accoglienza per quella flora e fauna locale che le Tiny Forest stesse sono chiamate a tutelare, contribuendo alla rigenerazione del territorio in cui sono collocate.

Tiny Forest: come e dove nascono?
Come già anticipato, le Tiny Forest nascono da una intuizione e dalla successiva grande sperimentazione di Akira Miyawaki, botanico e fitosociologo giapponese, avviata già a partire dagli anni '70 dello scorso secolo.
Miyawaki, resosi conto che moltissime delle foreste locali intorno al suo contesto abitativo erano costituite da specie non autoctone e non erano resilienti agli effetti del riscaldamento climatico, ha sviluppato un metodo di ingegneria ecologica (poi chiamato appunto "Metodo Miyawaki").

Lo scopo del metodo era quello di ripristinare foreste autoctone caratterizzate dall'utilizzo di semi locali (di specie pioniere e di specie autoctone secondarie), di particolari metodiche per la lavorazione del suolo, di specifici criteri di piantagione, da una particolare gestione dell'approvvigionamento idrico.
I vantaggi delle Tiny Forest: la rigenerazione del territorio
Le Tiny Forest permettono una crescita più veloce e più vitale degli alberi e degli arbusti che le compongono, diventando un naturale hotspot di biodiversità: a parità di superficie assorbono molto più carbonio delle foreste "tradizionali" e riescono inoltre a regolare meglio le temperature estive.

Sono foreste che, grazie a tecniche di progettazione completamente innovative, comportano impegni e costi superiori in fase di realizzazione, ma permettono mediamente un minore lavoro di cura e di manutenzione negli anni successivi.
Prendiamo quindi in prestito una celebre frase di Akira Miyawaki, quale "La migliore gestione è non fare nessuna gestione", confermando che effettivamente un'ottimale filiera di progettazione, realizzazione e monitoraggio permette di ottimizzare gli interventi manutentivi, migliorando il processo di rigenerazione del territorio!

Tiny Forest: proposta tecnica di Rete Clima, in collaborazione con le Aziende
Nell'ambito della propria progettualità delle BioForest, a sua volta parte della Campagna nazionale Foresta Italia, nel maggio 2025 Rete Clima ha già realizzato oltre 50 Tiny Forest in molti e diversi territori in Italia.

Queste mini-foreste sono già state realizzate grazie al sostegno di Aziende che credono nel valore di promuovere le foreste italiane e la biodiversità, di realizzare soluzioni tecnicamente innovative a favore del territorio locale e del suo microclima.
Si tratta certamente di una proposta più olistica, strutturata ed efficace rispetto all'odierna proposta di sostegno alla biodiversità basata sullo stereotipo "biodiversità = impollinatori", che rischia anzi di dequalificare e sicuramente impoverire l'azione di tutela della biodiversità.
Quando addirittura non porta a fare beewashing!

Così come per gli altri interventi forestali di Rete Clima, anche la fase di realizzazione delle tiny forest può essere partecipata dal personale delle Aziende, dalla cittadinanza, dalle scuole,....etc.

La progettualità delle Tiny Forest rientra all'interno di Foresta Italia, la Campagna di forestazione nazionale di Rete Clima promossa in partnership con Coldiretti e PEFC Italia:

Questa progettualità contribuisce al raggiungimento dei seguenti obiettivi SGD 2030:

La progettualità è sicuramente interessante ed innovativa oltre che, per la nostra Rete, estremamente concreta e già attuata in varie parti d'Italia: contattaci per maggiori informazioni.