Tutela della biodiversità come strumento di contrasto al cambiamento climatico

Tutela della biodiversità come strumento di contrasto al cambiamento climatico

Il COVID-19 ha mostrato come la salute umana sia intimamente connessa col rapporto che abbiamo con l’ambiente. Anche per questo è fondamentale preservare la biodiversità e investire in Nature-based Solution.

Ma cosa sono esattamente le Nature-based Solutions?

Il concetto di Nature Based Solutions, inteso come risposta incentrata sulla natura per rispondere ai problemi legati ai cambiamenti climatici, è emerso nei primi anni 2000, inizialmente sostenuto dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) e più tardi adottato anche dalla Commissione Europea.

Coniando questo termine si voleva definire qualcosa che comprendesse una serie di concetti già presenti, quali riduzione del rischio di disastri basata sugli ecosistemi, infrastrutture verdi/infrastrutture blu e verdi e gestione sostenibile/gestione basata sugli ecosistemi/gestione sostenibile delle foreste. 

Secondo lo IUCN, “le Nature-based Solutions sono azioni per proteggere, gestire in modo sostenibile e ripristinare gli ecosistemi naturali e quelli modificati che affrontano le sfide sociali in modo efficace e adattivo, fornendo al contempo benessere per gli esseri umani e benefici per la biodiversità”. 

Un esempio: preservare le mangrovie come strumento di resilienza climatica

La biodiversità può sostenere gli sforzi per ridurre gli effetti negativi del cambiamento climatico. Gli habitat conservati o ripristinati possono rimuovere l'anidride carbonica dall'atmosfera, contribuendo così ad affrontare il cambiamento climatico immagazzinando il carbonio. Inoltre, la conservazione di ecosistemi, come le mangrovie, può aiutare a ridurre gli impatti disastrosi del cambiamento climatico, comprese le inondazioni e le mareggiate.

Uno studio pubblicato nel 2018 ha rivelato che, fino all’anno 2000, le mangrovie avevano contribuito a sequestrare circa 6,4 miliardi di tonnellate di carbonio.

Tra il 2000 e il 2015, fino a 122 milioni di tonnellate di questo carbonio sono state rilasciate a causa della perdita di foreste di mangrovie, un ammontare equivalente alle emissioni annuali del Brasile. Oltre il 75% di queste emissioni di carbonio nel suolo proveniva dalla deforestazione delle mangrovie in soli tre paesi: Indonesia, Malesia e Myanmar.

Le mangrovie forniscono una serie di vantaggi oltre all’immagazzinamento di carbonio, ovvero riducono le inondazioni e l'erosione delle tempeste e fungono da rifugi e nursery per i pesci e filtrano gli inquinanti dall'acqua.

La ricerca indica che almeno il 35% delle foreste di mangrovie del mondo potrebbe essere stato perduto tra il 1980 e il 2000. Le mangrovie vengono deforestate per molte ragioni, tra cui per fare spazio agli allevamenti di gamberetti e ad altre forme di acquacoltura, nonché per il loro legno. Le mangrovie dipendono anche dalla presenza di acqua dolce e possono morire quando dighe e altre infrastrutture bloccano il flusso dei fiumi. 

Sospese tra terra e mare, le foreste di mangrovie appartengono a entrambi i mondi terrestre e acquatico. I loro rami intrecciano rifugi per lucertole, serpenti e uccelli nidificanti, mentre le loro radici, una volta sommerse, diventano vivai protettivi per piccoli pesci e santuari per mammiferi marini.

Le mangrovie forniscono anche una serie di benefici per le comunità umane costiere. Agiscono come barriere anti-tempesta, proteggendo le aree interne dalle inondazioni e dall'erosione dissipando l'energia delle grandi onde. Aiutano a filtrare l'acqua del fiume dalle sostanze inquinanti e intrappolare i sedimenti in eccesso prima che raggiungano l'oceano. Il loro ruolo di vivai ittici può avere un grande impatto sulle economie locali e sulla produzione alimentare.

Altri esempi positivi

A Samoa, attraverso un'iniziativa sostenuta dall'UNDP, piante come le leguminose, che fissano l'azoto nel suolo, sono state piantate in paesaggi critici. Poiché il progetto ha introdotto alimenti resistenti al clima e colture arboree, agricoltori, organizzazioni comunitarie, gruppi di giovani, studenti e gruppi ecclesiastici in 126 villaggi intorno a Samoa hanno beneficiato del miglioramento di almeno 16.760 ettari di terreni agricoli e forestali.

In Cile, il cambiamento climatico e la variabilità climatica stanno danneggiando la produzione di mitili soprattutto a causa delle maree rosse tossiche più frequenti causate dalla proliferazione di alghe e dell’acidificazione degli oceani. In risposta, il Cile ha sviluppato un modello Smart per l’allevamento di cozze che produce poche o nessuna emissione di gas serra. La maggior parte dell'allevamento di cozze viene effettuata in sistemi di contenimento galleggianti o subacquei che favoriscono la filtrazione permanente del fitoplancton dall’acqua da parte delle cozze.

Impatto economico positivo

Riuscire a creare un ambiente favorevole all’adozione delle Nature-based Solutions significa favorire il riconoscimento dell’importanza del capitale naturale, cioè del valore economico della conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici: la redditività delle soluzioni basate sulla natura è ora riconosciuta a livello globale. Per esempio, il Report “The Future Of Nature And Business” del World Economic Forum calcola il valore complessivo di diversi modelli di business positivi per la natura e sostiene che le soluzioni basate sulla natura possano valere fino a 10,1 trilioni di dollari e siano grado di generare 395 milioni di posti di lavoro entro il 2030.

Bibliografia

European Environmental Agency website: https://www.eea.europa.eu/en 

IUCN website, www.iucn.org

Jonathan Sanderman et al 2018 Environ. Res. Lett. 13 055002 

Ministero dell’ambiente e della Sicurezza energetica. Rapporto 2021 “IL CAPITALE NATURALE D’ITALIA” Summary for Policy Makers 

Narayan S, Beck MW, Reguero BG, Losada IJ, van Wesenbeeck B, Pontee N, et al. (2016) The Effectiveness, Costs and Coastal Protection Benefits of Natural and Nature-Based Defences. PLoS ONE 11(5): e0154735. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0154735 

United Nations Development Program website, www.undp.org

World Economic Forum. “The Future Of Nature And Business”

Articolo di Sara Moraca per Rete Clima