Nature Based Solutions per ridurre le isole di calore in città: dagli studi alle buone pratiche di Rete Clima

Microforeste urbane, pensiline verdi, barriere verdi: sono solo alcune delle 25 soluzioni basate sulla natura individuate da ENEA per contrastare l’effetto isola di calore nelle città italiane, con benefici misurabili sulla temperatura urbana, sulla biodiversità e sul benessere psico-fisico delle persone.
Le evidenze provengono dal progetto europeo “Adattamento Climatico – L’Effetto Isola di Calore Urbana nella Città di Roma”, che vede la collaborazione di ENEA con Università Roma Tre, Ecologic Institute di Berlino e PwC Italia.
L’obiettivo è fornire alle amministrazioni strumenti concreti per pianificare interventi climaticamente efficaci e replicabili su scala urbana, soprattutto nelle aree più vulnerabili.
Gli interventi suggeriti da ENEA, adattati al contesto ecologico e socioeconomico locale, spaziano da infrastrutture verdi flessibili – come pensiline vegetate e tramvie ecologiche – fino a microforeste ad alta densità capaci di generare isole fresche anche su superfici urbane molto ridotte.

Le 25 Soluzioni basate sulla natura proposte dall'ENEA per contrastare l’effetto "isola di calore"
- Alberature stradali
- Foreste urbane
- Parchi tascabili
- Microforeste urbane
- Parcheggi verdi
- Verde su binari del tram, margini stradali e corridoi di traffico
- Pensiline verdi su fermate di autobus e tram
- Parchi urbani di medie e grandi dimensioni
- Aiuole alberate per la gestione delle acque e il raffrescamento
- Arredi urbani verdi
- Pergolati vegetati
- Orti comunitari
- Giardini o orti urbani mobili
- Piastrelle vegetate per superfici orizzontali o verticali
- Salotti verdi mobili per spazi pubblici
- Tetti verdi
- Pareti verdi
- Facciate verdi
- Giardini in facciata
- Giardini della pioggia
- Canali drenanti vegetati
- Barriere verdi
- Bacini di ritenzione
- Bacini di infiltrazione
- Cinture verdi
Rete Clima opera specificatamente da molti anni promuovendo molte buone pratiche tra quelle sopra indicate e sviluppando progetti di rigenerazione urbana basati su soluzioni semplici ed adatte alla vocazionalità biologica del luogo di realizzazione: questi interventi sono in grado di contrastare attivamente l’aumento delle temperature nelle città, di aumentarne il livello di biodiversità e - al tempo stesso - di generare valore ambientale ed educativo.
Le attività della nostra Rete sono in linea con le più recenti raccomandazioni istituzionali e contribuiscono a realizzare gli obiettivi della nuova Legge europea per il Ripristino della Natura, che impone di raggiungere almeno il 10% di copertura arborea nelle aree urbane entro il 2030.

Perché le città diventano più calde? Perchè si formano le isole di calore?
Il fenomeno dell’isola di calore si verifica quando un’area urbana registra temperature dell’aria significativamente più alte rispetto alle aree rurali o verdi circostanti.
Questo è dovuto principalmente all’antropizzazione del suolo e all’utilizzo di materiali artificiali – asfalto, cemento, tetti piani,....etc. – che assorbono rapidamente l’energia solare e altrettanto rapidamente la cedono (o la riflettono).
Negli ultimi anni le città italiane hanno registrato un intenso aumento delle isole di calore urbane (UHI), con temperature superficiali in aree cementate fino a oltre 10–20 °C più elevate rispetto alle aree verdi circostanti (ResearchGate, Thermal behavior of concrete and its effect on Urban Heat Island, 2022).

Studi specifici indicano che in una superficie asfaltata o cementificata il calore accumulato può anche superare i 60 °C nelle ore più calde (Reuters, Asphalt vs. trees: How urban heat hurts vulnerable populations, 2023), mentre le superfici vegetali mantengono temperature significativamente inferiori (ResearchGate, The Urban Heat Island Effect: Its Causes and Mitigation, 2017).
Perché gli alberi rinfrescano le città?
Le piante contribuiscono a ridurre l’isola di calore urbana attraverso una serie di meccanismi naturali:
- evapotraspirazione: le piante assorbono l’acqua dal suolo e la rilasciano nell’aria sotto forma di vapore. Questo processo raffredda l’ambiente circostante e aumenta l’umidità relativa, migliorando il microclima locale;
- ombreggiamento: la chioma degli alberi riduce l’irraggiamento diretto del sole su edifici, strade e superfici artificiali, abbassando la temperatura percepita e reale;
- assorbimento della radiazione solare: le foglie, i tronchi e il suolo vegetale assorbono parte della luce solare che altrimenti verrebbe irraggiata in atmosfera da parte dei materiali artificiali come asfalto e cemento.
Questi effetti combinati possono determinare differenze termiche anche molto importanti tra aree verdi e superfici non vegetate.

Inoltre, secondo molte evidenze scientifiche, aumentare la copertura vegetale in ambito urbano può influenzare positivamente il microclima locale, incrementando l'umidità e potenzialmente favorendo le precipitazioni a scala locale.
Forestazione urbana, anche su piccola scala
Rete Clima promuove interventi di forestazione urbana che prevedono l’inserimento di numerose specie arboree e arbustive autoctone, anche in aree urbane marginali o degradate.
Anche lotti di piccole dimensioni, se progettati con criteri ecologici, possono generare microclimi locali in grado di abbassare sensibilmente la temperatura al suolo.
All'interno della Campagna nazionale Forestale Foresta Italia® promossa da Rete Clima con Coldiretti Italia e PEFC Italia è presente, tra le molte progettualità, una che può supportare in modo attivo la riduzione di calore in ambito urbano.
Si tratta delle BioForest®!

BioForest®: microforeste contro il caldo estremo e le isole di calore in città
Le BioForest® sono state pensate e sviluppate da Rete Clima sulla base della propria più che decennale esperienza tecnica forestale: comprendono diverse soluzioni forestali tra cui anche le Tiny Forest, realizzate dalla nostra Rete a partire dalle indicazioni ecologiche del botanico giapponese Akira Miyawaki, con un adattamento al contesto italiano.
L'approccio prevede l'utilizzo di specie autoctone, rustiche e resilienti, selezionate per resistere alle crescenti temperature urbane e ai cambiamenti climatici in atto, grazie anche ad una profonda lavorazione del suolo di piantagione.
Si tratta di microforeste urbane ad alta densità forestale, progettate per crescere rapidamente e garantire massima efficienza ecologica su piccola scala: nonostante le dimensioni contenute, offrono un'elevata capacità di supporto alla biodiversità, di rigenerazione urbana e di regolazione termica locale.
Favoriscono inoltre la partecipazione attiva di cittadini, scuole e aziende, trasformando ogni intervento in un'occasione di sensibilizzazione e di partecipazione ai progetti ambientali.
Secondo i rilievi svolti nel mese di giugno 2025 su alcune nostre forestazioni presso l'area di Nova Milanese possiamo segnare KPI molto significativi:
- temperature registrate su aree cementificate: 34 °C
- temperature nelle foreste urbane realizzate da Rete Clima: 30 °C
- temperature nelle BioForest: 26 °C
Una riduzione dell’effetto isola di calore di circa il -24%, ottenuta grazie alla presenza di vegetazione fitta e di soluzioni di continuità ecologica.
Solo attraverso azioni concrete e verificabili possiamo costruire un futuro migliore per le nostre comunità.
È questa la sfida quotidiana che Rete Clima ha scelto di affrontare: tu e la tua Azienda volete lavorare con noi dentro questa sfida?
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