Appello “Invece del nucleare”

Abbiamo già parlato qui dell’avvio della pubblicità nucleare promossa da un forum di aziende italiane, alla luce di una Confindustria che vede favorevolmente il nucleare come occasione di vantaggio economico per le imprese italiane.

Ma è notizia recente la posizione di un Vicepresidente di Confindustria, primo firmatario dell’appello “Invece del nucleare” lanciato dal Kyoto Club al Governo, secondo cui la scelta nucleare italiana avvantaggerebbe solo poche imprese, mentre molte ne risulterebbero penalizzate.

L’appello è stato sottoscritto da diverse centinaia di imprenditori, manager e professionisti tra cui  -appunto- Pasquale Pistorio, Presidente onorario di Kyoto Club e Vicepresidente di Confindustria per innovazione e ricerca.

Secondo l’appello, la costruzione delle centrali nucleari interesserebbe solo “una piccola minoranza di società italiane, mentre larga parte degli investimenti finirebbe all’estero”.

La produzione di energia elettrica avvantaggerebbe “pochi comparti industriali energivori” e “sarebbe lo Stato, attraverso la fiscalità generale, o gli utenti attraverso l’aumento delle bollette, a cofinanziare il nucleare”.

Secondo l’appello l’intero programma nucleare del Governo Berlusconi costerebbe almeno 80 miliardi di euro, con una inevitabile conseguente sottrazione di risorse “ai più promettenti settori dell’efficienza e delle rinnovabili” che invece possono generare “ricadute economiche e occupazionali immediate”.

Parola di industriali.

Qui il link all’appello: noi l’abbiamo già sottoscritto.

 

Lo Staff di Rete Clima®