Caccia alle balene: l’Australia annuncia un’azione legale contro il Giappone

L’Australia ha ufficialmente annunciato l'avvio di una azione legale contro il Giappone, che continua ad uccidere le balene senza curarsi della moratoria internazionale in vigore da ormai da circa 25 anni: in questa sua decisione forse l’Australia sarà seguita dalla Nuova Zelanda che farà altrettanto.

E’ un segnale importante in vista dell’ormai prossima riunione della Commissione baleniera internazionale che, stando alle anticipazioni, discuterà la seppur limitata riapertura della caccia commerciale alle balene.

Alla base di tutto ci sono ancora il mercato ed i soldi: all’Australia –infatti- il whale watching frutta moltissimi soldi, grazie ai turisti accorrono per osservare le balene che si trasferiscono dall’Antartide verso acque più tiepide, dove far nascere i piccoli.

In questa logica l’Australia viene attaccata nei suoi interessi dai giapponesi, che si attribuiscono il diritto di uccidere centinaia di balene all’anno, ufficialmente non per scopi commerciali ma in nome della ricerca scientifica: anche se poi la carne finisce al ristorante.

L’Australia ha chiesto più e più volte ai giapponesi di bloccare la caccia fintamente “scientifica”, ed ha ripetutamente minacciato di trascinare il Giappone di fronte alla Corte di Giustizia internazionale dell’Aia.

In giugno si riunirà la Commissione baleniera internazionale: la decisione dell’Australia può quindi essere letta come un annuncio di opposizione dura Paesi (fra cui pare gli Stati Uniti) favorevoli alla pur limitata riapertura della caccia commerciale.


Lo Staff di Rete Clima®



Qui per firmare una petizione on line contro la caccia alle balene.