Chiuso il pozzo “Macondo” della Bp, nel Golfo del Messico (ma ora restano i danni)

E’ finalmente arrivato l’annuncio della chiusura definitiva del pozzo Macondo della Bp, nel Golfo del Messico: il quale, dopo 5 mesi di perdite e dopo 5 miliari di barili di petrolio rilasciati (oltre ad una quantità di metano difficilmente quantificabile) ha prodotto il più grande disastro ambientale della storia dell’uomo, i cui effetti non sono ancora ben chiari nè per magnitudo né per durata (ma di sicuro dureranno a lungo nel tempo).

Il pozzo è stato cementato, e secondo  Thad Allen (supervisore delle operazioni per conto del governo Usa): “Possiamo dire adesso che il pozzo Macondo 252 non rappresenta più una minaccia per il Golfo del Messico”….... era davvero ora.

E’ però anche vero che su Youtube si continua a postare postare filmati che ad occhi poco esperti (tra cui anche i nostri) possono essere interpretati come perdite di petrolio proveniente dal fondale.

Nessuno conferma né smentisce: forse perché si tratta di preoccupazioni esageratamente infondate? O c’è altro?

L'annuncio  della fine del pericolo era però stata preceduta da un nuovo allarme da parte dello stesso governo Usa: il Golfo del Messico è pieno di pozzi e piattaforme abbandonate che potrebbero provocare altre catastrofi petrolifere.

A Washington, il Segretario agli interni Ken Salazar ha emesso un'ordinanza che impone alle compagnie petrolifere e gasiere di "tappare" quasi 3.500 pozzi non in produzione e di smantellare circa 650 piattaforme abbandonate.

La minaccia di questi impianti obsoleti è abbandonati era stata svelata all'inizio dell'estate da un'inchiesta dell'Associated Press: "Nel Golfo ci sono più di 27.000 pozzi di petrolio e gas  abbandonati e più di 1.200 impianti e piattaforme inattivi - conferma l'agenzia - E AP ha scoperto che molti dei pozzi sono stati ignorati per decenni, senza alcuna verifica riguardo ad eventuali perdite".


Lo Staff di Rete Clima®



Sul New York Times: marea nera, sversati quasi 5 milioni di barili di petrolio: il peggior disastro del genere