Città, ecosistemi e biodiversità

Città, ecosistemi e biodiversità

Studi sull'impronta ecologica delle città - l'area del territorio necessaria a fornire al contesto urbano le risorse di cui ha bisogno per la sua funzione e per rimuoverne i rifiuti - mostrano che esse influenzano un’area geografica di gran lunga superiore alla propria superficie. 

L'impronta ecologica della città contribuisce in modo significativo alla perdita di biodiversità, sia a livello locale che globale. Per esempio, il disturbo dell'ecosistema in una sola città su una traiettoria migratoria di volo può influire su alcune specie di uccelli, ben oltre i confini urbani.

Richieste di prodotti alimentari specializzati, come come tonno e gamberi, possono influenzare gli stock ittici in tutto il mondo. 

Città costiere che danneggiano i loro ecosistemi rischiano di aumentare la propria vulnerabilità.  Sfruttando eccessivamente i mari come fonte di cibo e come luogo per lo smaltimento dei rifiuti, le città spesso finiscono per compromettere i benefici offerti dalla loro posizione privilegiata.

Il modo in cui una città interagisce con il suo entroterra mostra chiaramente come la biodiversità e gli ecosistemi possano essere sbilanciati dalle richieste dell’ambiente urbano. Questo può avere effetti imprevisti sulla salute e benessere della città stessa. 

Alcuni esempi di equilibrio alterato tra contesto urbano e biodiversità

A Nairobi, in Kenya, la domanda di carbone minaccia la foresta di Aberdares, che gioca un ruolo importante nella captazione e nella depurazione delle acque del sistema urbano. La salute dell'ecosistema forestale è essenziale per garantire che l'approvvigionamento idrico di Nairobi venga assicurato.

Ad Akkra, in Ghana, la laguna di Korle assorbe le acque alluvionali della città e raccoglie  diversi fiumi. Inquinamento idrico domestico e industriale hanno gravemente colpito la flora e la fauna della laguna, le attività di pesca sono andate scomparendo a svantaggio della popolazione locale, per la quale l’attività costituiva una fonte di reddito.  Anche la sua funzione di serbatoio idrico ha finito per essere compromessa, con conseguenti inondazioni più frequenti in città. 

A Shenyang, in Cina, il degrado delle terre aride che circondano il centro urbano ha aumentato il livello di particolato aerodisperso, minacciando la salute pubblica e creando una foschia costante di smog.

In ognuno di questi esempi, gli interessi urbani hanno avuto un effetto dannoso sugli ecosistemi circostanti, danneggiando la biodiversità e minacciando  nel contempo la vivibilità delle città stesse. Mentre ecosistemi danneggiati influenzano negativamente i residenti urbani, gli ecosistemi sani forniscono alla città una gamma di servizi essenziali per la sua sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Un ruolo positivo

Le città svolgono un ruolo chiave negli sforzi globali per proteggere e gestire gli ecosistemi vulnerabili e la biodiversità. Proprio come l' impronta ecologica di una città può avere un impatto negativo ben oltre i suoi confini, anche alcune azioni effettuate entro i confini urbani possono avere un impatto positivo di vasta portata. 

La creazione delle aree verdi in città e la loro connessione con la campagna circostante sono un tassello fondamentale per la sostenibilità. 

Un aumento significativo della biodiversità è legato a inverni ed estati più miti. Le piante aiutano a stabilizzare la temperatura, che a sua volta è correlato a livelli di stress inferiori. 

Le piante riducono anche i livelli di rumore del traffico, elemento correlato a numerose malattie gravi, condizioni cardiache, disturbi endocrini o disturbi mentali.

Esiste una forte correlazione tra il miglioramento dello sviluppo cognitivo e la presenza di spazi verdi. Le aree verdi migliorano la capacità di apprendimento di un bambino e aiutano la concentrazione negli adulti. 

Secondo dati delle Nazioni Unite, circa un terzo delle città più grandi al mondo ottiene una percentuale significativa della propria acqua potabile dalle aree protette. Questa protezione avvantaggia direttamente la biodiversità e la vitalità degli ecosistemi circostanti.

La pianificazione urbanistica e i regolamenti edilizi possono prevenire la costruzione su terreni vulnerabili come le zone umide. Sebbene qui l’obiettivo primario sia ridurre il rischio di inondazioni e drenare l'acqua piovana, anche tali regolamenti supportano la biodiversità mantenendo gli ecosistemi naturali vicini alla città, migliorando la qualità della vita dei residenti urbani e conservando intatto uno spazio essenziale per la fauna urbana.

Anche le misure urbane per aumentare l'efficienza energetica possono avere dei benefici per la biodiversità. Ad esempio, i "tetti verdi" ad alta efficienza energetica, progettati per ridurre i costi energetici e ridurre al minimo il deflusso delle acque piovane, attirano una serie di uccelli e insetti. I parchi urbani e la piantumazione di alberi offrono ai cittadini un ambiente piacevole e un rifugio alla fauna selvatica. 

L'agricoltura urbana, infine, può contribuire alla conservazione del suolo,  all’idrologia urbana, al miglioramento del microclima e della biodiversità urbana.

Rete Clima lavora esattamente in questa direzione, promuovendo nuova forestazione urbana ed extraurbana, nell'ambito della propria Campagna Nazionale Foresta Italia.

Bibliografia

Unep Sustainable cities: https://www.unep.org/regions/asia-and-pacific/regional-initiatives/supporting-resource-efficiency/sustainable-cities 

World Cities Report 2022- Un Habitat: https://unhabitat.org/wcr/

Articolo di Sara Moraca per Rete Clima