Consumo di suolo: in Italia scoperte due milioni di case fantasma

La notizia (non nuova) è che l’Agenzia del Territorio ha recentemente comunicato che il suo censimento delle case ha permesso di scoprire nel nostro Paese circa 2 milioni di case fantasma.

Un dato incredibile, che davvero appare ancor più strano in un Paese dove i condoni edilizi si sono susseguiti negli anni, e quindi costruire anche illegalmente è sempre stato assai poco rischioso e spesso soggetto a sanatoria.

Dalla rete raccogliamo le parole di Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano (il Comune dove nel 2009 è stata lanciata la campagna "Stop al Consumo di Territorio"): “Offrendo una sponda imprevista alla manovra Monti, l'Agenzia del Territorio sta completando il censimento delle case fantasma, due milioni di "particelle" con fabbricati rilevati dalle foto aeree negli anni scorsi e sino a quel momento completamente sconosciuti al Catasto. I risultati a fine novembre (2011, n.d.r.) parlano di altre 663mila particelle esaminate, che aggiungendosi al 1.065mila accertate entro lo scorso aprile, porta a 1.728mila quelle regolarizzate, su un totale 2.228mila”.

(…) “Quello che sta emergendo ci dà ragione e rafforza la nostra determinazione nel chiedere alla politica di esprimersi chiaramente di fronte a questa domanda: ha senso programmare nuove espansioni urbanistiche, pregiudicare la fruibilità del territorio libero, aggravare il dissesto idrogeologico se esistono in Italia milioni di case vuote e migliaia di capannoni sfitti?

(…)  “Io credo che sia davvero il momento di fermarsi e di lasciar respirare la nostra bella terra”.

In questa logica è particolarmente significativa la nascita nell’ottobre scorso del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio Difendiamo i Territori, a cui anche Rete Clima ha aderito, e che ha come scopo il fermare il consumo di suolo: una priorità che ormai oggi non è più riconducile ad una semplice istanza ambientalista (se mai lo è stata!) ma che diventa una oggettiva priorità specie per un Paese come il nostro che fonda il proprio turismo sulla bellezza del suo paesaggio e delle sue bellezze artistiche ed architettoniche.

Al fine di prevenire altro consumo di suolo, il Forum elaborerà una proposta legislativa di iniziativa popolare volta anche a preservare il territorio dai rischi ed i cittadini dai rischi idrogeologici che si accrescono in maniera incedibile per l’incauta presenza dell’uomo e delle sue costruzioni sul territorio, così come insegnano anche i recenti fatti di Genova e della Liguria.

 

Lo Staff di Rete Clima