La Svizzera dice stop al nucleare (entro il 2034)

Il Consiglio degli Stati Svizzero (il corrispettivo del nostro Senato) ha sancito la fine dell’avventura nucleare elvetica mediante l’approvazione della precedente decisione del Consiglio federale (il corrispettivo del nostro Governo) di uscire progressivamente dal nucleare entro il 2034.

Operazione che comporta anche la rinuncia alla costruzione delle nuove centrali nucleari pur già approvate.

Dopo il disastro nucleare di Fukushima, consapevoli della crescente opposizione antinucleare dell’opinione pubblica svizzera ed alla luce dei prossimi referendum cantonali e federali contro il nucleare (in fase di preparazione da parte di socialisti, verdi ed associazioni ambientaliste), la maggioranza di centro-destra aveva dovuto mettere (a livello di Consiglio Federale) la parola fine al nucleare civile svizzero.

La Svizzera dovrà ora gradualmente operare per la chiusura delle sue 4 centrali nucleari, che con i loro 5 reattori producono circa il 40% del fabbisogno elettrico elvetico: i tempi per la chiusura sono abbastanza “rapidi”, dal momento che il reattore di Beznau I cesserà l'attività nel 2019, il reattore Beznau II e Mühlenberg nel 2022, il reattore Gösgen nel 2029 ed il reattore Leibstadt nel 2034.

Gli Svizzeri, gente seria, hanno però già stabilito un piano d’azione per rimpiazzare la rilevante quota di energia oggi prodotta dalle centrali nucleari: il piano consiste essenzialmente nell’investire in nuove fonti di energia sostenibili, come quella idroelettrica o energie rinnovabili, trovando i fondi anche attraverso nuove tasse ai cittadini. Tasse ben spese.

Meno male che i recenti referendum nazionali non hanno permesso l’anacronistico avvio della costosa e rischiosa avventura nucleare anche in Italia.

E pensare che "qualche ben informato" da noi presentava l'energia nucleare addirittura come l'energia del futuro......tanto avvenieristica che da altre parti del mondo la stanno per annullare!

 

Lo staff di Rete Clima®