Mini impianti energetici tradizionali e a fonti rinnovabili: l’esplosione della generazione distribuita in Italia

L’AEEG (Autorità per l’energia elettrica ed il gas) ha fornito i dati per il 2007 ed il 2008 circa gli impianti di generazione con potenza nominale inferiore a 10 MVA: questi dati mostrano come questo sia stato un biennio importante per il settore italiano della generazione elettrica distribuita (GD), che ha raggiunto (a fine 2008) circa il 6,5% della potenza efficiente lorda del parco di generazione nazionale.

In questo quadro il  fotovoltaico traina la crescita numerica degli impianti (con 31.911 impianti a fine 2008), mentre idroelettrico e biomasse sono giocano un ruolo più rilevante nel campo della nuova mini-potenza installata (con oltre 3 GW di nuova potenza, di cui 2,6 solo di idroelettrico).

Secondo l’AEEG al 2008 risultavano installati in Italia 34.848 impianti di GD per una potenza efficiente lorda complessiva pari a 6.627 MW ed una produzione lorda di 21,6 TWh. Dietro questa crescita ci sono soprattutto gli impianti di piccola generazione ossia quelli anche in assetto cogenerativo, con capacità fino a 1 MW.

Sul fronte delle fonti, un netto divario separa la GD dal mix caratteristico dell’intero parco di generazione elettrica italiano: infatti se nel 2007 il 53,9% dell’elettricità prodotta dagli impianti di generazione distribuita è di origine rinnovabile (per lo più idrica), nel 2008 la percentuale sale addirittura al 58,7%.

Si tratta di un dato ben lontano dal quadro di generazione elettrica nazionale, in cui l’80% della produzione totale di energia elettrica è stato realizzato con fonti non rinnovabili.

Ora mancano solo le reti di trasmissione intelligenti (le smart grid).


Lo Staff di Rete Clima®