Nucleare e rischi per la salute umana

Un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health, sostiene che i dati mostrano un aumento delle leucemie e dei casi di cancro nei residenti intorno alle centrali nucleari, per lo meno nei bambini (ne avevamo già parlato brevemente anche qui).

E tutto questo senza che capitino particolari incidenti: l’incremento delle patologie capita attorno a tutti gli impianti, anche quando funzionano normalmente.

L’articolo di Enrivonmental Health è stato pubblicato nel settembre 2009: fra le ricerche prese in considerazione dell’articolo c’è anche la famosa inchiesta del 2008 commissionata dal Governo tedesco e conosciuta come KiKK (Kinderkrebs in der Umgebung von KernKraftwerken, cioè “Cancro nei bambini nelle vicinanze degli impianti nucleari”).

La ricerca tedesca mostrava un significativo aumento di cancro (più 54%) e di leucemia (più 76%) nei bambini con meno di 5 anni nel raggio di 15 chilometri dalle centrali nucleari.

Dopo aver pesato e considerato ogni aspetto di queste ricerche (ne sono state prese in considerazione moltissime, con risultati non sempre confrontabili), secondo Environmental Health l’aumento dei tumori e delle leucemie nei bambini emerge ogni qual volta i criteri di indagine sono accurati e il campione preso in esame è significativo.

Dunque le centrali nucleari costituiscono un rischio anche quando non si verificano incidenti.

Perchè? Le emissioni radioattive delle centrali nucleari sono basse, e ritenute non rischiose per la salute: però esistono e, dice Enviromnental Health, vengono assorbite dalla madre ed incorporate dall’embrione.

La rivista ipotizza che i tessuti dei feti e dei neonati abbiano una sensibilità alle radiazioni superiore a quella finora stimata: potrebbe essere questa la spiegazione della più alta incidenza di cancro e leucemie infantili accanto alle centrali nucleari.


Lo Staff di Rete Clima®