Consorzio forestale delle Comunalie Parmensi (PR – MS): GFS e servizi ecosistemici

Consorzio forestale delle Comunalie Parmensi (PR – MS): GFS e servizi ecosistemici

Il Consorzio delle Comunalie Parmensi nasce nel 1957 ottemperando a quanto auspicato nell'art. 155 del Regio Decreto n. 3267 del 1923, dove veniva incentivata la costituzione dei consorzi forestali per la gestione tecnica dei beni agro-silvo-pastorali montani.

Il Consorzio, che interessa geograficamente le aree montuose a cavallo tra la Provincia di La Spezia e quella di Parma ed assicura il servizio tecnico su un territorio di quasi 13.000 ettari, è formato da 30 Comunalie e 5 Consorzi volontari tra privati.

Nell'ambito della Comunalia di Selvola-Revoleto, proprietà collettiva che fa parte del Gruppo Consorzio Forestale Monte Croce di Ferro con certificazione PEFC n. 45576/AAD di Gestione Forestale Sostenibile, sono stati attivati a partire dal 2023 una serie di interventi di gestione forestale attiva.

Tali interventi sono finalizzati alla conservazione del patrimonio forestale locale, generando un incremento dei servizi ecosistemici nell'area che sono stati certificati secondo standard PEFC relativo ai Servizi Ecosistemici.

Le aree della Comunalia di Selvola-Revoleto oggetto delle attività gestionali presentano una superficie pari a 384 ettari, dei quali 359 boscati e con diverse tipologie forestali: si tratta di ceduo di faggio, fustaia transitoria di faggio, fustaia mista di latifoglie e conifere, fustaia mista di pino nero, abete rosso e larice, mugheta, oltre ad altre tipologie miste non facilmente classificabili in modo univoco.

Il campo d’applicazione scelto per la certificazione dei servizi ecosistemici locali, con contestuale generazione di "crediti di sostenibilità", ricade tra quelli previsti dallo standard quale: “Carbonio Forestale: stoccaggio, assorbimento e non emissione”.

Tra le altre valenze, la finalità delle attività di gestione forestale intraprese mira quindi ad aumentare lo stoccaggio e diminuire l’emissione del carbonio.

Le attività di gestione sono state:

  • allungamento del turno dei cedui di faggio - L’attività ha interessato i boschi utilizzabili secondo il Regolamento forestale, quindi con età dai 30 ai 70 anni, per una superficie complessiva di 146,99 ettari per i quali è stato calcolato un incremento complessivo di 722 mc di legno durante il primo anno e 783 nei due anni successivi;
  • riduzione del rischio di incendio in popolamenti di conifere - Per questa tipologia l’attività ha riguardato il diradamento in fustaia mista di pino nero, larice e abete rosso per una superficie di 1,47 ettari, per la quale è stata calcolata una biomassa tutelata pari a 409,39 tonn, ovvero 706,018 tonn di CO2 annui;
  • allungamento del turno della fustaia di resinose - L’attività prevede il posticipo del taglio del popolamento, calcolato sulla parte non sottoposta a diradamento a fini antincendio, per una superficie pari a 12,5 ettari.

Complessivamente i crediti di sostenibilità generati dai progetti sono stati 6.489,45 ma, tenendo conto del buffer prudenziale del 20% da scontare nei progetti ex ante, i crediti certificati e vendibili sono 5.191,56.

Questi crediti recupereranno, alla fine di ogni anno, il 20% di buffer a fronte della verifica dell'efficacia degli impegni presi nel progetto di addizionalità.

Tali attività gestionali sono coerenti con le finalità della Campagna Foresta Italia di Rete Clima: