Quarto conto energia fotovoltaico: manca solo la Gazzetta Ufficiale

Il Decreto interministeriale circa il Quarto Conto Energia per il fotovoltaico (qui il testo in pdf per il download) ha superato il vaglio ministeriale ma attende ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: si intravede finalmente il termine di un penoso periodo di incertezza che ha notevolmente penalizzato il settore del fotovoltaico italiano negli ultimi due mesi.

Il Decreto elimina ogni limite alla produzione, situazione invece temuta nelle fasi pre-emanazione del decreto, lasciando posto ad sistema di regolazione automatica del livello degli incentivi in relazione alla potenza installata che entrerà a regime a partire dal 2013: la sua filosofia è promuovere gli impianti di piccola taglia, meglio se integrati, per i quali l'incentivazione (rispetto alle tariffe del Terzo conto energia) cala davvero di poco.

Se non sono stati posti limiti all’energia incentivata, per impianti di grandi dimensioni esistono però limiti di spesa che –di fatto- si configurano come un limite alla potenza incentivata: per il periodo che va dal 1° giugno 2011 al 31 dicembre 2012 gli incentivi attesi sono pari a circa 580 milioni di € con una potenza installabile di 2.690 MW (valori più bassi rispetto alla bozza del 19 aprile).

Fuori dalla limitazione (almeno fino al 2013) restano quindi i piccoli impianti, fotovoltaici, definiti dal Decreto quali impianti "realizzati su edifici che hanno una potenza non superiore a 1.000 kW, gli altri impianti fotovoltaici con potenza non superiore a 200 kW operanti in regime di scambio sul posto, nonché gli impianti fotovoltaici di potenza qualsiasi realizzati su edifici ed aree delle Amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n.165 del 2001".

Per gli anni dal 2013 al 2016, per gli impianti grandi e piccoli il costo indicativo previsto per l’incentivazione statale è di 1.361 milioni di €, per una potenza di 9.770 MW: il superamento di tali costi indicativi non limita l’accesso alle tariffe incentivanti, ma determina una loro riduzione aggiuntiva per il periodo successivo. Nel complesso, tra giugno 2011 e il 2016 l'impegno di incentivazione del settore è di circa 1.941 milioni di euro per un limite di potenza al livello di 12.460 MW.

Ma tornando ad oggi, diventa quindi importante la distinzione tra piccoli e grandi impianti, così come le quote di incentivazione aggiuntive per specifiche tipologie e applicazioni fotovoltaiche.

Si parla di:

* una sovraquota del +5% per i piccoli impianti realizzati da comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti;

* un premio di 5 centesimi di euro per kWh in caso di impianti FV che vanno a sostituire coperture in eternit (articolo 14, comma 1-c);

*un premio del 10% per gli impianti che hanno un costo di investimento, ad esclusione di quelli relativi al lavoro, che sia per non meno del 60% riconducibile ad una produzione realizzata all'interno dell'UE (articolo 14, comma 1-d).

Viene introdotta, infine, una tariffa speciale per gli impianti i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline, che meritano un incentivo pari alla media aritmetica fra la tariffa spettante per “impianti fotovoltaici realizzati su edifici” e la tariffa spettante per “altri impianti fotovoltaici”.

Dato che per gli impianti industriali oggi i tempi di realizzazione dell’impianto diventano non banali ai fini dell’ottenimento della tariffa incentivante, ecco il “compromesso storico” circa i tempi di allaccio e acquisizione della tariffa (indennizzo nel caso di perdita del diritto a una determinata tariffa incentivante) raggiunto e codificato all’articolo 7 del Decreto, secondo cui le tariffe del nuovo conto energia saranno assegnate al momento dell’entrata in esercizio dell'impianto: “Nei casi in cui il mancato rispetto, da parte del gestore di rete, dei tempi per il completamento della realizzazione della connessione e per l’attivazione della connessione, previsti dalla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas del 23 luglio 2008, ARG/elt 99/08 e il relativo Allegato A, comporti la perdita del diritto a una determinata tariffa incentivante, si applicano le misure di indennizzo previste e disciplinate dalla delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas ARG/elt 181/10 e relativo Allegato A, e successive modifiche e integrazioni”.

Pertanto, entro 30 giorni dalla comunicazione del fine lavori, il gestore di rete, cioè la società elettrica, verifica la rispondenza di quanto dichiarato nella perizia asseverata e lo comunica al GSE.

Nel complesso il quarto conto energia punta ad un obiettivo indicativo di potenza installata cumulata a livello nazionale di circa 23.000 MW al 2016, corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi di euro.

Un decreto "meno peggio", che non peggiora di molto il quadro di incentivazione sui piccoli impianti fotovoltaici.......che poi sono quelli "più utili" (perchè in mano ai cittadini).

 

Lo Staff di Rete Clima®