Workshop: “Detrazioni fiscali per l’efficienza energetica: analisi, risultati e prospettive”

La detrazione fiscale del 55 per cento per interventi di riqualificazione energetica degli edifici esiste ormai da tre anni, ed il bilancio è decisamente positivo: introdotta dalla finanziaria 2007 (Legge 27 dicembre 2006) ha visto la presentazione all’ENEA -ente gestore delle pratiche- di circa 590mila richieste (106mila nel 2007, 245mila nel 2008 e 238mila nel 2009).

La spesa totale per gli interventi è stata pari a circa 8 miliardi di euro, per un ammontare complessivo dello sconto fiscale di circa 4 miliardi.

Questi dati, presentati durante il workshop, sono testimonianza del successo dell’incentivo il cui futuro è però a serio rischio data l’attuale decisione di non prorogarlo oltre il 2010, data di sua naturale scadenza: in questo caso il cittadino potrà comunque fruire della detrazione del 36% (lo sgravio fiscale in caso di ristrutturazioni o sostituzione degli impianti), meno cospicuo e –aimè- facile preda dell’evasione fiscale.

In generale, in riferimento ai contributi già erogati, sono state le abitazioni ad aver beneficiato dei maggiori interventi di riqualificazione energetica e solo in piccola parte negozi, uffici e capannoni: gli interventi hanno interessato per il 43 per cento edifici realizzati tra il 1961 e il 1982, per il 21 per cento edifici nuovi e dunque solo meno della metà hanno interessato i più energivori immobili costruiti prima degli anni '60.

Circa metà delle richieste è relativa alla sostituzione di infissi, il resto riguarda altri lavori come la sostituzione della caldaia e l'installazione dei pannelli solari, nettamente più diffusi delle coibentazioni di tetto e pareti. Si tratta però della scelta non più “efficiente” in termini economici, non la più “risparmiosa”: secondo Enea –infatti- chi ha scelto gli infissi ad alto rendimento ha speso 3.693 euro per tagliare 1 MWh (di consumi), mentre chi ha installato pannelli solari ha ottenuto lo stesso risparmio con 856 euro.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica del bonus fiscale, ai primi posti in Italia compaiono  Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna: queste regioni totalizzano da sole il 61 per cento della spesa per interventi di risparmio energetico effettuati nel 2008, l’anno con maggiori richieste.

Nel caso in cui il governo decidesse di prolungare il bonus, Enea propone di “rimodulare gli incentivi sugli interventi più energeticamente efficienti o su quelli non ancora incentivati” dato il “grosso potenziale in larga parte ancora inespresso rappresentato dalla cogenerazione”. Nel frattempo i risultati hanno registrato la soddisfazione di Stefano Saglia (Sottosegretario allo Sviluppo economico) che ritiene l’efficienza energetica “uno degli elementi-chiave della nuova politica energetica nazionale” e il sistema degli incentivi per favorire l’efficienza energetica del settore edilizio “una determinante opportunità di sviluppo per il sistema imprenditoriale italiano e un volano per la ripresa economica”.

Altro che il nucleare.


Lo Staff di Rete Clima®