Dal PIL (Prodotto Interno Lordo) al PEL (Prodotto Ecosistemico Lordo)

Dal PIL (Prodotto Interno Lordo) al PEL (Prodotto Ecosistemico Lordo)

Per misurare il livello di ricchezza e di produzione di un sistema economico (quale un Paese, o anche aree geografiche più grandi) normalmente si utilizza il PIL (Prodotto Interno Lordo): questo indicatore contabilizza il valore economico dei beni e dei servizi prodotti e scambiati in un periodo di tempo definito.

La critica più grande che però viene mossa al PIL è il fatto che questo indicatore non contabilizza invece al proprio interno i molti benefici che le persone ed i sistemi economici ricevono dalla natura come, per esempio, la regolazione della temperatura terrestre, l’acqua pulita, la protezione dai dissesti di versante, le funzioni paesaggistico-ricreative e molto altro ancora.

Si tratta di quelli che vengono chiamati "servizi ecosistemici", di cui abbiamo più volte parlato, i quali -non avendo un mercato- paradossalmente secondo l'economia classica non hanno alcun valore.

Sono però in corso a livello globale diversi i tentativi di "dare un valore" a questi servizi, identificando indicatori di ricchezza che sappiano tenerne adeguatamente conto.

Il BES - Benessere Equo e Sostenibile è uno strumento italiano che va in quella direzione, pur non essendo specificatamente ed esclusivamente orientato ai servizi ecosistemici.

Segnaliamo un interessante e recente studio realizzato da un team di ricercatori cinesi, statunitensi e britannici, dal titolo "Using gross ecosystem product (GEP) to value nature in decision making" (download a seguito): si tratta di un nuovo indicatore che sintetizza il valore dei contributi della natura all’attività economica, e che nell'articolo viene quantificato.

L'articolo racconta appunto le valutazioni operate con InVEST, il software open source del Natural Capital Project ed i suoi risultati di misura del Gross Ecosystem Product (GEP – Prodotto ecosistemico lordo) nella provincia del Qinghai in Cina, la regione dove si trovano le sorgenti del Fiume Giallo, dello Yangtze e del Mekong, che forniscono acqua a gran parte della Cina e altri paesi del sud-est asiatico.

Il caso della Provincia del Qinghai è particolarmente singnificativo sia in merito alla valutazione del suo PEL sia in merito alle eco-compensazioni che sono state attivate conseguentemente a questa valutazione del PEL. Si tratta infatti di una provincia povera in termini di PIL ma ricca di capitale naturale, che fornisce risorse idriche per le popolazioni di enormi aree più a valle che invece hanno un PIL più alto: grazie alle quantificazioni del PEL sono state così attivate una serie di misure di eco-compensazioni a favore della Provincia del Qinghai, perchè i cittadini a valle paghino per la protezione di quelle sorgenti d’acqua a monte di cui essi stessi fruiscono.

Con lo scopo di indirizzare risorse verso aree più povere, per contribure al benessere di queste aree remunerando i servizi e le risorse vitali che queste aree forniscono alle più ricche di pianura.

Esattamente la medesima logica del Pagamento dei Servizi Ecosistemici, di cui abbiamo già parlato in questo articolo.

Gretchen Daily, autrice senior dello studio e Direttore del Natural Capital Project per la Stanford University: "Fondamentalmente andiamo alla cieca quando si tratta di sapere dove e quanta natura proteggere, mentre il GEP tiene traccia i contributi vitali che vanno dalla  natura alla società, informa per quanto riguarda gli investimenti nella loro protezione e aiuta a valutare le prestazioni dei leader e delle politiche".

Stephen Polasky, del Dipartimento di Economia Applicata presso l’Università del Minnesota: "Negli ultimi 50 anni, il PIL globale è aumentato del 370%. Ma, oltre alla prosperità economica globale, stiamo assistendo al degrado del capitale naturale vitale che è alla base del benessere umano".

Mary Ruckelshaus, Amministratore delegato di Natural Capital Project: "Il GEP da solo è solo una metrica, un numero. Ma se usato per informare e guidare le politiche, può essere un nuovo potente strumento per cambiare il modo in cui comprendiamo e valorizziamo la natura a livello globale. Se i governi vengono ritenuti responsabili del reporting del GEP, questo può incentivarli a prendere decisioni che proteggano le risorse naturali dalle quali tutti dipendiamo".

Il livello da tecnico deve però poi diventare politico: se in Cina, come abbiamo visto sopra, è stato attuato un meccanismo di pagamento delle risorse idriche attraverso un programma di ecocompensazione, anche in altri Paesi sono previste misure di pagamento per la fornitura e la protezione dei servizi ecosistemici.

E in Italia? Un recente emendamento legislativo fa ben sperare.

Lo Staff di Rete Clima