Estate 2010: caos climatico…..i climatologi cosa dicono?

Il caos climatico è la notizia dell’estate: caldo record in 17 Paesi, alluvioni record in altri, enormi iceberg che si staccano dalla Groenlandia, ghiacci artici vicinissimi all’estensione più bassa per questo periodo dell’anno.

Mentre un esperto come Luca Mercalli, personaggio di un certo rilievo, in una intervista dice che tutto questo era già stato previsto, e che quanto vediamo oggi sono fenomeni coerenti con gli scenari che i rapporti sul riscaldamento globale tratteggiavano già trent’anni fa.

Ma facciamo un giretto del Pianeta.

In Russia c’è l’ondata di calore più citata dai mass media, anche in relazione agli incendi che da essa sono scaturiti: da settimane le temperature sono vicine ai 40 gradi, bruciano foreste e torbiere, la siccità rovina i raccolti di cereali.

Oltre alla Russia, durante questa calda estate altri 16 Paesi hanno raggiunto la più alta temperatura mai registrata, o hanno uguagliato il precedente record: parliamo di Bielorussia, Ucraina, Cipro, Finlandia, Quatar, Sudan, Arabia Saudita, Niger, Chad, Kuwait, Iraq, Pakistan, Colombia, Myanmar, Isola di Ascensione, Isole Solomone.

Particolarmente curioso è il caso della Finlandia, ha battuto il record nazionale di caldo il 29 di luglio con 37,3°C.

Il Pakistan, oltre che dal caldo (record di 53,5°C, raggiunti il 26 maggio nella città di Mohenju Daro), è colpito dalle alluvioni: si è verificata la stagione monsonica più piovosa mai registrata con 1500 morti, 14 milioni di persone senza casa o comunque seriamente colpite.

Anche in Cina piove molto: si parla di alluvioni nel Nord Ovest della Cina con almeno 1.150 morti e 600 dispersi.

In questa calda estate l’estensione dei ghiacci artici è quasi la più bassa mai registrata in questo periodo dell’anno: è vicinissima a quella dell’agosto 2007, l’anno dello scioglimento record.

Pochi giorni fa dal ghiacciaio Petermann, in Groenlandia, si è staccato un iceberg di 260 chilometri quadrati, il più grande mai osservato in circa mezzo secolo, più grande anche della nostra Isola d’Elba.

Ma tutti questi fenomeni sono casuali?

Peace Reporter pubblica un’intervista a Luca Mercalli il quale dice -in buona sostanza- che presi singolarmente questi fenomeni estremi possono essere casuali, legati alla variabilità delle dinamiche meteo-climatiche.

Il fatto che non le rende casuali -aggiunge Mercalli – è il fatto che questi trend di alterazione compaiono contemporaneamente in tutte le parti del mondo, esattamente secondo gli scenari previsto dai climatologi che studiano il riscaldamento globale originato dall’uomo.

E per terminare le riflessioni non resta che vedere uno spezzone del film (da vedere!) “The age of stupid”:

Bisogna prendere coscienza di quanto ci aspetta, e contrastarlo da subito.


Lo Staff di Rete Clima®