Finanziamenti europei per il Ccs (carbon capture and storage), il sequestro geologico di CO2 “bocciato” dalla scienza

Finanziamenti europei in vista per il Ccs (carbon capture and storage), cioè per lo stoccaggio geologico dell’anidride carbonica: un recente bando della Commissione Europea prevede infatti finanziamenti pari a 300 milioni di euro per progetti innovativi  nel campo di quel sequestro che gli scienziati hanno già chiaramente bocciato.

Infatti il Ccs è una tecnica, attuata finora solo in via sperimentale, finalizzata a catturare e sequestrare nel sottosuolo l’anidride carbonica a valle di grandi impianti industriali in cui si bruciano combustibili fossili.

La compartimentazione geologica della CO2, concettualmente simile al sequestro biologico vegetale, ha lo scopo di evitare che questa venga liberata in atmosfera, contribuendo negativamente al riscaldamento climatico in atto.

Ma in un articolo pubblicato in giugno su Nature Geoscience viene sottolineato un problema rilevante per il Ccs, per certi versi analogo a quello dello stoccaggio delle scorie radioattive: trovare luoghi della  Terra che siano idonei per conservare la CO2 stoccata per tempi lunghissimi.

Sempre secondo l’articolo di Nature Geoscience, il Ccs sarebbe utile solo se in mille anni rientrasse nell’atmosfera meno dell‘1% dell’anidride carbonica sottoposta a questo tipo sequestro.

Margini un po’ troppo risicati per garantire il successo di una strategia.

 

Lo Staff di Rete Clima®