Greenpeace: la classifica dei principali emettitori italiani

In Italia calano le emissioni di gas serra, ma il “merito” è in gran parte della crisi: i settori in cui le emissioni sono calate più nettamente nel 2009 –infatti- sono il comparto del cemento e dell’acciaio, chiari indicatori dello stato dell’economia.

Nel cemento si è passati dalle 30,3 MtCO2eq del 2005 alle 23,3 del 2009, un calo del 18%; nell'acciaio dalle 13,9 alle 8,6 MtCO2eq (cioè -44%).

Nel totale dei settori coperti dall'Emission Trading europeo (EU-ETS) la flessione è stata invece del 16%: per il primo anno si è emessa meno CO2 rispetto alla quantità di permessi assegnati gratuitamente, con un avanzo di titoli per 19,1 Mt di CO2eq (mentre l'anno scorso se ne erano dovuti acquistare per 8,9 MtCO2eq: discorso opposto per il comparto del carbone).

Tuttavia siamo a meno di metà strada rispetto all’obiettivo del -6,5% di diminuzione delle emissioni legato al Protocollo di Kyoto: dalle 538,6 milioni di tonnellate del 2008 infatti si passa a quota 502 Mt CO2eq.

Una flessione che rispetto al 1990 (anno di riferimento), quando le emissioni erano a 516,9 milioni, è pari al 3%, comunque meno della metà dell'obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto (cioè 483 Mt CO2 eq, cioè pari a -6,5% rispetto al 1990).

In questo quadro, Greenpeace ha recentemente pubblicato una sorta di classifica dei grandi emettitori di CO2 in Italia, la quale individua ulteriori apporti negativi di gas serra legati ai nuovi impianti a carbone in fase autorizzativa (a seguito un estratto):

L'azienda con più emissioni è Enel, per complessivi 37 Mt di CO2, ma sono impressionanti le prospettive future: con le centrali a carbone autorizzate o in via di autorizzazione Enel aggiungerebbe altri 38,9 Mt di CO2, raddoppiando le proprie emissioni e rendendo impossibile per il Paese centrare l'obiettivo del 2020!!

Si tratta di un dato che fa capire come il paese non si sta decarbonizzando il proprio sistema energetico e che mostra sotto una luce diversa i dati del rapporto, che pure parlano di un calo marcato delle emissioni nel 2009.

Che cosa fare?

Puntare sulle rinnovabili, anche se in Italia si sta invece purtroppo assistendo ad un forte ritorno del carbone.

 

Lo Staff di Rete Clima®