Intervista a Robert Hirsch su Le Monde: cospirazione del silenzio sul picco di petrolio (peak oil)

Sul blog di Le Monde (Petrole – Cronache dall’inizio della fine del petrolio) è stata pubblicata una intervista in esclusiva a Robert Hirsch, autore dell’omonimo Hirsch Report del febbraio 2005, il primo documento ufficiale del Governo USA che analizza la problematica del picco di petrolio.

Nell’intervista al blog di Le Monde, rilasciata in occasione dell'uscita del suo libro, Hirsch parla della sua posizione circa l'imminenza del peak oil oltre che proporre rivelazioni su una sorta di "cospirazione del silenzio sul picco" operata a Washigton.

Hirsch racconta che in seguito al suo rapporto del 2005 il Dipartimento dell'Energia USA ha tagliato tutti i fondi alle ricerche sul picco di petrolio, perché le ricerche avrebbero inevitabilmente aumentato il dibattito pubblico su un argomento tanto delicato e “protetto” negli USA (la potenza della lobby petrolifera USA si vede anche oggi, alla luce di un disastro petrolifero nel Golfo del Messico che non è riuscito neppure a scalfire l’arroganza e la miopia del settore).

E l’amministrazione Obama non ha cambiato posizione, mostrando difficoltà nella gestione della relazione con i filo-petrolieri repubblicani oltre che –tanto più- palesando comportamenti incerti e contraddittori nei confronti sia nel contrasto al cambiamento climatico che nella contestata incentivazione alla tecnologia nucleare.

Nell’intervista Hirsch sostiene però che la situazione al Pentagono è diversa, dato che questo conserva una certa autonomia rispetto al Governo: è cosa nota come al Pentagono si sia già studiato il picco di petrolio, e come il Pentagono stesso abbia pubblicato un rapporto pubblico a proposito dei rischi del picco (il rapporto conclude infatti che dal 2011 si assisterà ad una diminuzione dell’offerta petrolifera del -5%, con conseguenze peggiori di quelle della crisi energetica del 1973).

Dice Hirsch: Quanto agli Stati Uniti (...), si può dire che c'è una cospirazione per mantenere questo problema sotto silenzio. (...) Non sono sorpreso perché quando dedichi il tuo tempo a studiare il picco, se sei una persona razionale, vedi che la questione è catastrofica. Si parla di danni gravi, un grande cambiamento per la nostra civilizzazione. Il caos, il disastro economico, la guerra, questo genere di cose che sono molto complicate, non lineari. Cose davvero brutte. E la gente non parla delle cose brutte.

Da questo sito non ci stanchiamo di ripetere che la situazione attuale richiede un intervento rapido e deciso, una vera e propria transizione verso altre fonti energetiche ed altre strade di conversione energetica.

Le ragioni sono sempre quelle: crisi energetica, crisi climatica e crisi economico-finanziaria.


Lo Staff di Rete Clima®



Qui l’intervista di Robert Hirsch (in francese)

Qui la traduzione dell’intervista di Hirsch in italiano (traduzione con Google)