Referendum sul clima

A Copenhagen a Dicembre 2009 è andata male: non si è trovato l'accordo per la tutela climatica che il mondo sperava. Ma a Copenhagen (non) si è visto altro: una grande partecipazione di Ong, Enti di ricerca, Organizzazioni per lo sviluppo,....etc. che hanno voluto essere presenti e mandare il proprio messaggio.....che poi non siamo stati molto visibili sui mass media questo è un altro discorso.

Non deve quindi stupire la conferenza di Cochabamba in corso in Bolivia, organizzata per quella costellazioni di organizzazioni che non riconoscono ai Governi ed agli Stati la prerogativa di poter fare qualcosa di concreto per la tutela del clima e del mondo.

 

Ecco le parole di Evo Morales, Presidente della Boliva e forte promotore di questa incontro internazionale: "Dal 19 al 23 (Aprile 2010 n.d.r.) la Bolivia sarà la vetrina del mondo, perché avrà molta stampa internazionale e prima noi dovevamo pregare per avere accesso ai mezzi di comunicazione. Mai prima d'ora si era verificato un evento di questa grandezza, che unisce i movimenti sociali dei cinque continenti. Sono sicuro che con questo faremo la storia e questo non solo per la Bolivia, ma anche per l'America e, chi lo sa, per il mondo. Alla Conferenza mondiale assisteranno popoli indigeni dei cinque continenti per discutere dei problemi ambientali mondiali e conoscere iniziative alternative che affrontano il problema che colpisce l'umanità, dopo il fallimento della Conferenza di Copenhagen".

 

E sono interessanti le sue parole anche a proposito di un referendum per verificare la posizione dei cittadini verso la problematica del riscaldamento climatico: "Dal momento che ci sono grosse differenze tra un Presidente e l'altro, dobbiamo chiedere al popolo e fare ciò che ci dice".

 

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SC