Riscaldamento climatico: + 1°C determinerà il -7% dei raccolti (e attenzione all’India)

L’influenza del clima sulla produttività agricola è nota e risaputa, e le previsioni circa le future carestie localizzano il problema specialmente nelle aree della fascia tropicale ed in molti Stati dell’Asia meridionale, aree già povere e poco sviluppate.

Un recente studio del Crida (Central research institute for dryland agriculture) sostiene che basta l’aumento di solo 1°C della temperatura terrestre per determinare una riduzione dei raccolti dal 3% al 7%.

Venendo agli Stati asiatici di cui sopra, l’India potrebbe essere il caso limite, in cui la produzione agricola potrebbe ridursi dal 10% al 40% entro il prossimo secolo pur a fronte di una crescita delle popolazione indiana a ritmi elevatissimi.

Ed è proprio di queste ore la notizia che l’India –dopo il Canada- non ha intenzione di sottoscrivere alcun accordo post-Kyoto che sia vincolante per la riduzione delle emissioni, ritenendolo un ostacolo ad una propria crescita economica capace di contrastare la povertà e la fame (in nome di una "equità" spesso sbandierata anche alla Conferenza di Durban).

La riflessione dei governanti indiani dovrebbe essere forse un po’ più approfondita, perché il recente sviluppo economico indiano non ha diminuito le disuguaglianze sociali ed economiche interne -anzi!-  a fronte dei rischi di diminuzione della resa agricola che sono invece in crescita anche in conseguenza di quell'inquinamento che gli stessi Indiani non vogliono ridurre (benchè l'India non sia certo ai primi posti globali per "responsabilità climatiche").

L’esito verosimile? L’incremento dei profughi climatici che, secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, che potrebbero arrivare a livello globale a 250 milioni entro il 2050.

Ritornando alle relazioni tra agricola e cambiamento climatico, prendiamo dalla rete le parole di Confagricoltura: "L'agricoltura è uno dei pochi settori che presenta un bilancio positivo tra cessione e produzione di ossigeno ed ha un ruolo fondamentale contro il riscaldamento climatico e come produttore di alimenti e ambiente” (…) "Occorre favorire l'espansione delle colture e della forestazione, armi fondamentali per combattere il riscaldamento globale, l'estremizzazione degli elementi climatici e la domanda alimentare mondiale che continua a crescere”.

 

Lo Staff di Rete Clima