Il Parco Lombardo della Valle del Ticino è il primo parco fluviale istituito in Europa e rappresenta oggi uno dei corridoi ecologici più importanti del Nord Italia.
Il Parco si estende per oltre 91.800 ettari tra il Lago Maggiore e il Fiume Po, attraversando 47 comuni nelle province di Varese, Milano e Pavia: circa 20.500 ettari sono tutelati come Parco Naturale, un’area di grande valore per la conservazione della biodiversità. 
Il Parco racchiude una straordinaria varietà di ecosistemi fluviali, boschivi e agricoli: le foreste planiziali, le zone umide, i canali irrigui e le fasce ripariali costituiscono un sistema ecologico di grande complessità fondamentale per la regolazione del clima locale, la depurazione naturale delle acque e la protezione del suolo.
Questa ricchezza di ambienti ospita oltre 6.200 specie censite tra flora, fauna e funghi, che fanno della Valle del Ticino un reale hot-spot di biodiversità nella Pianura Padana.

La presenza del fiume Ticino, insieme alla fitta rete di navigli e canali, genera un sistema ambientale che favorisce la connessione ecologica tra aree naturali e agricole, contribuendo al mantenimento di habitat di pregio ed al movimento delle specie.
All’interno del Parco si sviluppano più di 750 chilometri di percorsi ciclo-pedonali, che permettono di esplorare questi paesaggi a basso impatto ambientale e di conoscere da vicino il funzionamento degli ecosistemi fluviali.

Rete Clima ha avviato una collaborazione con il Parco Lombardo della Valle del Ticino per sostenere le attività di pianificazione e attuazione degli interventi di forestazione e riforestazione, grazie al contributo di Aziende private impegnate in percorsi di responsabilità climatica e ambientale.
L’obiettivo della collaborazione è quello di favorire la rigenerazione del patrimonio forestale del Parco, promuovendo la tutela della biodiversità e la conservazione degli ecosistemi.
L’intervento si concentra sul ripristino e il rinforzo dei boschi danneggiati dal fortunale dell’agosto 2023 nella valle del Ticino: il violento evento meteorologico aveva provocato l’abbattimento di numerosi alberi — in particolare querce e pioppi — lasciando vaste aree vulnerabili all’invasione di specie alloctone e alla perdita di biodiversità.
Di seguito le principali attività:
Il primo intervento verrà realizzato in località Ochetta, su una superficie di circa 11 ettari: l’obiettivo è favorire la rigenerazione dei popolamenti forestali compromessi, incrementare la resilienza degli habitat e migliorare la capacità del Parco di assorbire carbonio e ospitare biodiversità.

Gli interventi di Rete Clima, realizzati in collaborazione con enti locali e partner tecnici, contribuiscono al mantenimento della funzionalità ecologica e al rafforzamento dei servizi ecosistemici, in coerenza con gli obiettivi nazionali della Campagna Foresta Italia.
Siamo convinti che, in questo contesto ambientale, gli impianti forestali che andremo a realizzare potranno svolgere la loro funzione ecosistemica in maniera ottimale.
Queste attività forestali rientrano all'interno di Foresta Italia, la Campagna forestale nazionale di Rete Clima promossa in partnership con Coldiretti e PEFC Italia:

Questo progetto contribuisce al raggiungimento dei seguenti obiettivi SGD 2030:
