Cambiamenti climatici: il riscaldamento climatico globale è confermato dai dati (un miliardo e seicentomila misurazioni)

Il progetto Berkeley Earth Project ha permesso la più ampia e significativa raccolta di dati a proposito di clima e cambiamento climatico: 1,6 miliardi di misurazioni (effettuate a partire dall’ottocento fino ad oggi) confermano che il riscaldamento climatico è in atto, deciso ed inequivocabile, seppur in maniera non omogenea su tutto il globo terrestre.

Infatti, secondo lo studio, l’aumento medio globale della temperatura sulla superficie terrestre negli ultimi sessant’anni (dal 1950 ad oggi) ammonta a circa un grado centigrado, un aumento che però non è distribuito omogeneamente sul globo: infatti dal 1950 ad oggi circa un terzo della superficie del nostro pianeta ha subito una diminuzione delle temperature, diminuzione che però è stata più che compensata dall’aumento della temperatura nei restanti due terzi (e dalle città, che pure non rappresentano un dato capace di influenzare significativamente l’incremento medio registrato dal momento che la loro estensione è molto piccola rispetto a quella del pianeta).

La ricerca, pubblicata su Geophysical Research Letters, non rappresenta una novità per chi si occupa di clima, ma è l’ennesimo e rilevantissimo dato che getta discredito sui negazionisti climatici e su coloro che ancora oggi non credono (in buona o cattiva fede) al cambiamento climatico, negando l’evidenza dei fatti e contribuendo così a rallentare l’azione di suo contrasto.

Richard Muller (coordinatore del Berkeley Earth Project): “Spero che questo convinca non tanto coloro che negano le cose senza nemmeno consultare gli studi scientifici, quanto quelli che in passato hanno avanzato dubbi legittimi: li abbiamo presi tutti in considerazione e studiati in maniera trasparente”.

In questo senso è significativa la frase che compare in un box sul sito a spiegazione dell’approccio mantenuto: “Un approccio trasparente. Basato sull’analisi dei dati”.

 

Lo Staff di Rete Clima®