Cambiamenti climatici: effetti misurati sugli Stati del Mondo nel 2009 (e rapporto NOAA – “State of the climate in 2009”)

Cosa hanno in comune l'alluvione peggiore degli ultimi 80 anni in Pakistan con 1.400 morti e 27.000 persone isolate o disperse e mezzo milione senza casa e gli incendi in Russia durante la peggiore siccità di sempre con centomila ettari bruciati, decine di morti e interi villaggi evacuati?

Come riportavamo qui, Luca Mercalli sostiene che individualmente ciascun fenomeno è plausibile, per quanto possa essere anomalo ed intenso, ma tutti insieme questi stessi fenomeni sono indice di una situazione anomala legata al riscaldamento climatico.

Anche il rapporto "State of the climate in 2009" pubblicato nei giorni scorsi dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) descrive nella stessa maniere lo stato del clima e i suoi effetti sul pianeta Terra, legando con un solido fil rouge tutti i fenomeni anomali sopraccitati.

Il Report è costituito da 220 pagine fitte di dati, grafici e statistiche, complessivamente realizzati da 300 specialisti di 160 gruppi di ogni continente.

Ecco qualche dato preoccupante che emerge dal report:
-         il 2009 è stato più caldo del 2008 di 0,1°C e il decennio 2000/2009 il decennio più caldo mai registrato (ne abbiamo già parlato qui);
-         la CO2 è aumentata di 1,5 ppm (parti per milione) rispetto al 2008 con una media atmosferica di 386,29 ppm;
-         dal 1750 circa 335 miliardi di tonnellate di CO2 sono state scaricate nell'atmosfera, la metà dagli anni '70 con un incremento continuo anno dopo anno;
-         il 2009 è stato il 19mo anno consecutivo in cui si è registrato il ritiro dei ghiacciai, molti dei quali sono scomparsi;
-         l'India ha avuto l'anno più caldo della sua storia, l'Australia il secondo anno più caldo, la Nuova Zelanda l'estate più torrida da 155 anni;
-         la Cina ha sofferto la peggiore siccità degli ultimi 50 anni;
-         la temperatura degli oceani continua a salire;
-         il clima ha un effetto immediato sui prodotti agricoli, poche settimane di caldo fino a 40% ha distrutto gran parte delle coltivazioni di grano russo e il prezzo del grano è aumentato del 50% sui mercati mondiali.

Proprio un bel quadro d'insieme.


Lo Staff di Rete Clima®