Il permafrost si scioglie e aggrava l’effetto serra

Secondo un recente studio condotto presso il Boulder's Cooperative Institute for Research in Environmental Sciences dell’Università del Colorado, dal 30% al 60% del permafrost –la porzione di suolo perennemente ghiacciato, presente in ampie regioni artiche del Polo Nord e alcune zone di alta montagna – è minacciato dal disgelo, proprio come capita per i ghiacciai.

Oltre alle conseguenze dovute alla perdita di un importante ecosistema, il fenomeno porta con sé l’ulteriore problema di liberazione del carbonio qui stoccato in rilevante quantità (si stima un valore intorno alle 1.600 Gt - gigatonnellate): questo carbonio con il disgelo si libererà in atmosfera in forma di biossido di carbonio (anidride carbonica, CO2) e di metano (CH4, gas con una “capacità serra” 21 volte superiore a quella della CO2), andando ad sostenere ulteriormente il processo di riscaldamento climatico antropogenico.

Quando una palla inizia a rotolare su un piano inclinato prende sempre più velocità......questo è anche il comportamento del cambiamento climatico, che rischia di autoalimentarsi attraverso i suoi stessi effetti e procedere in maniera sempre più rapida.

 

Lo Staff di Rete Clima®