La regola 3-30-300: come pianificare il verde urbano

La regola 3-30-300: come pianificare il verde urbano

In Unione Europea due terzi della popolazione vive in ambiente urbano mentre, a livello globale, secondo le Nazioni Unite entro il 2050 il 70% della popolazione globale vivrà nelle città.

I processi di urbanizzazione determinano la concentrazione delle funzioni e dei servizi pubblici e privati in aree di estensione limitata e caratterizzate da un’alta densità demografica.

Le opportunità generate da tale modello di sviluppo sono accompagnate da rilevanti sfide ambientali e spesso contribuiscono al peggioramento della qualità di vita dei cittadini, generando criticità a livello sociale ed ambientale come l'inquinamento, il peggioramento della qualità dell’aria, il traffico, il peggioramento della salute.

E' quindi necessario adattare le città non tanto e non solo ad accogliere sempre più persone, ma ad essere sempre più vivibili.

città inquinata

Oggi il 99% della popolazione nel mondo respira aria inquinata che supera i limiti di qualità stabiliti dall’OMS, con gravi effetti sulla nostra salute: l'Italia è il primo Paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico, soprattutto per tumori da esposizione alle “polveri sottili” PM2,5.

Se nel Mediterraneo le ondate di calore sono sempre più frequenti, questo effetto è amplificato nelle aree urbane, dove si parla di “isole di calore”.

Si tratta di un fenomeno per cui le città, anche in conseguenza dell'antropizzazione del suolo e della costruzione di edifici (che accumulano il calore diurno), presentano temperature dell’aria sia diurne che notturne superiori fino anche a +12°C rispetto ad aree naturali circostanti.

Per questo si deve partire dagli interventi negli agglomerati urbani per affrontare gli effetti della crisi climatica.

Il verde urbano è un alleato grazie agli alberi in città

Per combattere queste gravi problematiche che incidono direttamente sulla nostra salute, gli alberi e il verde urbano possono giocare un ruolo fondamentale.

Questo è vero innanzitutto perché le chiome degli alberi garantiscono un benessere termico locale che deriva sia dall'ombreggiamento diretto delle superfici artificiali sia dal processo di evapotraspirazione, ossia il naturale passaggio di stato dell'acqua da liquida a gassosa che permette il funzionamento della fotosintesi clorofilliana ma che dona al contempo importanti benefici termici locali.

I modelli climatici dimostrerebbero che un aumento della copertura di alberi fino al 30% rispetto alle dimensioni di una città ridurrebbe di 0,4° C la temperatura a livello locale, con punte decisamente molto maggiori nel caso di ombreggiamento diretto, soprattutto nei mesi estivi.

Un valore che sembra piccolo, ma non lo è in termini assoluti.

A questo proposito è interessante citare uno studio internazionale compartecipato da ENEA e rilasciato nell'estate 2025, dove veniva evidenziato il ruolo delle NBS (Nature Based Solutions) urbane proprio al fine di riduzione dell'isola di calore delle città.

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La regola 3-30-300: aree verdi ed alberi in città

Per progettare nuovi spazi verdi, il professor Cecil Konijnendijk del Nature-Based Solutions Institute, ha ideato una semplice regola per capire subito se abbiamo il giusto accesso al verde in prossimità della nostra abitazione.

Si tratta della regola del 3-30-300: 3 alberi in vista da ogni casa, 30% di tree canopy cover in ogni quartiere, 300 metri di distanza dallo spazio verde più vicino.

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A questo link l'articolo scientifico completo, mentre qui a seguito la nostra illustrazione sintetica:

  • 3 alberi da ogni casa

Ogni cittadino dovrebbe poter vedere da casa propria almeno 3 alberi.

In Europa sono stati già fatti dei passi avanti per provare a seguire questa regola: il comune danese di Frederiksberg, per esempio, ha una politica sugli alberi che permette ad ogni cittadino di vedere almeno un albero dalla propria casa o appartamento.

  • 30% di tree canopy cover in ogni quartiere

Sono già diverse le città nel mondo che hanno fissato come obiettivo proprio quello di raggiungere il 30% di copertura con spazi verdi. Tra queste Barcellona, ​​Bristol, Canberra, Seattle e Vancouver.

La legge europea chiamata "Nature Restoration Law" raccomanda un copertura verde minima del 10% per le città europee.

  • 300 metri di distanza dallo spazio verde più vicino

L’Ufficio Regionale Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda una distanza massima di 300 metri dallo spazio verde più vicino (di almeno 1 ettaro): ciò incoraggia l’uso ricreativo degli spazi verdi, con impatti sulla salute sia fisica che mentale.

In conclusione, questo è un'altra prova scientifica che afferma l'importanza di creare nuovi spazi verdi in città, anche attraverso la forestazione urbana e la Gestione Forestale Sostenibile: così facendo possiamo adattare le nostre vite al cambiamento climatico e contrastarlo tramite la mitigazione arborea dell'isola di calore urbana e l'assorbimento del carbonio atmosferico.

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NBS in città e miglioramento delle condizioni di vita

Le Nature Based Solutions (NBS) arboree e forestali permettono un significativo miglioramento delle condizioni ambientali urbane.

Aumentare il numero di alberi nelle città può non solo abbatterne le concentrazioni di inquinanti atmosferici (gassosi e particellari), ma può dare vita a moltissimi effetti positivi generando numerosi servizi ecosistemici come, tra gli altri, mitigazione dell’effetto isola di calore, salvaguardia della biodiversità ma anche miglioramento del benessere psicofisico delle comunità residenti. 

Una illustrazione sul valore degli alberi urbani è consultabile a questo nostro articolo.

L'azione di Rete Clima per la forestazione urbana e la piantagione di alberi in città

Come sappiamo bene in Rete Clima, gli alberi non servono a riempire spazi vuoti nelle nostre città nè sono una sorta di "arredo urbano", ma sono invece un’infrastruttura verde essenziale, nostra salvaguardia per il futuro in termini ambientali ma soprattutto di salute pubblica.

Per questo crediamo molto nell’utilità dei progetti di forestazione urbana e periurbana, oggi ancora più convintamente grazie ai risultati di queste ricerche. 

Qui l'esempio di un progetto di forestazione urbana locale nell'area a nord di Milano (Nova Milanese - MB), che mira a rinaturalizzare e rigenerare il territorio antropizzato, attivo da ormai diversi anni.

Qui, con il sostegno di numerose Aziende partner, negli anni abbiamo sviluppato una serie di ecosistemi forestali che, oltre ai benefici visti sopra, hanno permesso anche di rigenerare le aree di un'area ex cava di materiali inerti da costruzione.

Anche in questo contesto territoriale abbiamo sviluppato, grazie al recupero degli spazi marginali e frammentati, alcune BioForest® orientate alla tutela della biodiversità.

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Fonte: Rete Clima - BioForest

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