Rischio (climatico) e percezione del rischio: quanto contano le parole!

La parola giusta al posto giusto vale per ogni attività di comunicazione, sondaggi compresi.

Secondo un recente studio effettuato dai ricercatori dell’Università del Michigan e pubblicata su Public Opinion Quarterly (dal titolo: “Global warming” or “climate change”? Whether the planet is warming depends on question wording) risulta infatti che gli americani sono consapevoli del “cambiamento climatico” attualmente in atto, ma non altrettanto del “riscaldamento globale”.

I due fenomeni sono così strettamente collegati da risultare sostanzialmente sinonimi......ma non per l’opinione pubblica statunitense: terminologie diverse suscitano associazioni mentali diverse, cosa che determina una diversa percezione circa il rischio di due fenomeni che sono sostanzialmente equivalenti.

Jonathon Schuldt, Sara Konrath e Norbert Schwarz (Psicologi autori del sondaggio): “Mentre l’espressione riscaldamento globale rimanda solo all’aumento delle temperature, cambiamento climatico fa pensare a qualcosa di più generale e facilmente verificabile e alcuni giorni particolarmente freddi vengono fatti rientrare in quest’ultimo concetto, alimentando un certo scetticismo sulla reale esistenza di un complessivo innalzamento della temperatura”.

Altro fattore che modifica la percezione è lo schieramento politico: nell’ambito del campione del sondaggio, gli intervistati democratici risultano essere complessivamente più interessati, più consapevoli e più preoccupati alle tematiche ambientali e climatiche rispetto ai repubblicani, ma si notano tuttavia  differenze non enormi (a conferma che si tratta di argomenti trasversali e di interesse comune).

La lezione che ci si può portare a casa da questa vicenda? Che le parole hanno il loro peso e che, più in generale, chi vuole fare comunicazione sulle tematiche ambientali deve pesare bene canali e contenuti attraverso cui si relaziona con i destinatari del messaggio.

Ma questa è un’arte che i negazionisti climatici, purtroppo, sanno usare molto bene per confondere e rallentare l’azione, nonostante gli scienziati parlino chiaramente a proposito delle colpe dell'uomo nell'incremento dell'effetto serra naturale (riscaldamento climatico).

Anche in Italia.

Qualcuno più di altri.

 

Lo Staff di Rete Clima®