Transizione energetica in Italia: il ruolo dell’analisi LCA per un futuro sostenibile

Transizione energetica in Italia: il ruolo dell’analisi LCA per un futuro sostenibile

La transizione energetica in Italia è uno dei pilastri strategici per ridurre le emissioni climalteranti, contribuendo agli obiettivi climatici globali e costruendo un futuro più sostenibile.

Tuttavia, la sostenibilità non può essere valutata soltanto considerando le emissioni dirette di CO₂: è necessario analizzare l’intero ciclo di vita dei processi e delle tecnologie coinvolte.

Un contributo fondamentale in questa direzione arriva da RSE, che ha approfondito il tema attraverso la metodologia Life Cycle Assessment (LCA), uno strumento scientifico che valuta gli impatti ambientali di prodotti e servizi lungo tutto il loro percorso, dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento finale.

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Transizione energetica in Italia: perché il Life Cycle Assessment è decisivo?

L’approccio LCA permette di avere una visione olistica degli effetti della transizione energetica, andando oltre la sola riduzione delle emissioni di gas serra.

Questo metodo consente infatti di considerare anche altri indicatori ambientali come, per esempio, l’acidificazione del suolo, l’eutrofizzazione delle acque, il particolato e il consumo di risorse fossili e minerarie.

Grazie a questa prospettiva è possibile individuare sia i benefici che i “trade-off” della decarbonizzazione, fornendo dati concreti per orientare le politiche nazionali e le scelte tecnologiche.

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Transizione energetica in Italia ed LCA del settore elettrico: obiettivi al 2030

Il comparto elettrico ha un ruolo centrale nel raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), che per il 2030 prevede il 63,4% dei consumi coperti da fonti rinnovabili.

Secondo le analisi LCA condotte da RSE, la sostituzione delle fonti fossili con le rinnovabili porterà a una riduzione del 55% delle emissioni climalteranti rispetto al 2021.

Non solo: si registreranno cali superiori al 50% in molte altre categorie di impatti ambientali, come l’inquinamento atmosferico e l’uso di combustibili fossili.

L’unica criticità riguarda l’aumento del consumo di risorse minerarie e metalliche, in particolare oro, argento e rame, legato soprattutto allo sviluppo del fotovoltaico.

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Trasporti e mobilità sostenibile

Anche i trasporti rappresentano una sfida cruciale.

Il PNIEC stabilisce che entro il 2030 il 34,2% dei consumi del settore provenga da fonti rinnovabili, con un ruolo centrale per la mobilità elettrica.

Gli studi LCA mostrano che autobus elettrici, e-bike, cargobike e monopattini riducono significativamente le emissioni e migliorano la qualità della vita urbana: lo spostamento da auto private diesel a bus elettrici, ad esempio, può ridurre le emissioni fino all’84%.

Per le auto elettriche e ibride plug-in i benefici in termini di riduzione di gas serra sono evidenti, ma resta il nodo dell’elevato consumo di risorse minerarie legato alla produzione delle batterie.

Fonte: pexels.com

Sistemi di accumulo e batterie

Con l’espansione delle rinnovabili, cresce l’importanza dei sistemi di accumulo per garantire stabilità e flessibilità al sistema elettrico.

Le batterie agli ioni di litio sono oggi la tecnologia più diffusa, ma presentano un impatto significativo in termini di utilizzo di risorse minerarie critiche.

Secondo le analisi RSE, la produzione di batterie in Italia – grazie a un mix energetico più rinnovabile e a processi industriali efficienti – genera emissioni di gas serra più basse rispetto a quelle cinesi.

Tuttavia, per un futuro più sostenibile, sarà fondamentale sviluppare sistemi di accumulo alternativi come le batterie al sodio, che riducono il consumo di materiali critici pur avendo ancora limiti prestazionali.

Conclusioni

La transizione energetica in Italia è un processo complesso, che non si esaurisce nella sola riduzione della CO₂.

L’approccio LCA dimostra che le tecnologie rinnovabili e i nuovi sistemi di mobilità apportano benefici ambientali rilevanti, ma pongono anche sfide legate al consumo di risorse minerarie.

Per questo motivo, oltre alle politiche di decarbonizzazione, sarà essenziale promuovere l’economia circolare, il riciclo e l’innovazione tecnologica.