2018: il riscaldamento climatico in Italia è stato maggiore rispetto alla media globale

2018: il riscaldamento climatico in Italia è stato maggiore rispetto alla media globale

Sarà perchè l'Italia è "il Paese del sole", ma nel nostro Paese fa sempre più caldo.

L'Italia inizia il 2019 con una notizia climatica non positiva: l'area geografica della nostra penisola ha vissuto il 2018 come l'anno più caldo da quando esistono le misurazioni.

L'Italia si sta inoltre riscaldando in maniera maggiore rispetto a quanto registrato a livello globale, al cui livello il 2018 è stato il 4° anno più caldo di sempre.

Infatti, secondo i dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-CNR), l’anomalia climatica italiana nel 2018 è stata di +1,58 °C oltre la media rispetto al periodo di riferimento 1971-2000, superando quindi anche il precedente record registrato nel 2015 (con +1,44 °C oltre la media).

Michele Brunetti (Isac-CNR): "L’anomalia climatica del 2018, se presa in esame singolarmente, non ci permette di trarre conclusioni relativamente alle tendenze in atto; tuttavia, se vista nel contesto degli ultimi 220 anni di storia climatica dell’Italia, è l’ennesima conferma del fatto che siamo in presenza di un cambiamento climatico importante nel nostro Paese

Significativo è il fatto che, tra i 30 anni più caldi dal 1800 ad oggi, 25 siano successivi al 1990".

E a livello globale?

Facendo riferimento ai database provvisori HadCRUT4 della CRU (Climatic Research Unit - East Anglia University) e GISST del GISS (Goddard Institute for Space Studies - NASA), si ottengono anche a livello globale dati preoccupanti.

Dal sito Climalteranti.it: "Tenendo conto del diverso periodo climatico a cui si riferiscono i due database, e riferendo entrambi i valori al primo trentennio di cui abbiamo i dati globali (1880-1909), si ottiene per il database HadCRUT4 il valore di anomalia di 0,95 °C, che si colloca al quarto posto in graduatoria dopo gli 1,15 °C del 2016, gli 1,11 °C del 2015, gli 1,03 °C del 2017 e prima degli 0,93 °C del 2014.

Per il database GISS, invece, l’anomalia risulta di 1,07 °C, e tale valore risulta sempre al quarto posto dopo gli 1,24 °C del 2016, gli 1,14 del 2017, gli 1,11 °C del 2015, e prima degli 0,98 °C del 2014".

A livello grafico questo andamento è ben rappresentato (per il periodo 1850-2017) dal diagramma "Warming stripes" del Climate Lab Book, realizzato sulla base di questi dati e presentato in apertura dell'articolo e a seguito:

Dal sito del Climate Lab Book: "Questo insieme di visualizzazioni evidenzia come abbiamo assistito a cambiamenti climatici in tutto il mondo nel corso dell'ultimo secolo o più. Il colore di ciascuna striscia rappresenta la temperatura di un singolo anno, ordinata dai primi dati disponibili fino ad oggi. Tutte le altre informazioni superflue vengono rimosse in modo che i cambiamenti di temperatura siano visti in modo semplice e innegabile".

Il riscalmento climatico è qui, oggi, tra noi e sempre più ne sta aumentando la consapevolezza diffusa: diventa necessario prenderne consapevolezza e agire di conseguenza, senza indugio.

A breve un nostro articolo con qualche suggerimento "pratico" e quotidiano per diminuire la nostra impronta climatica.

Lo Staff di Rete Clima