Agenda 2030 e SDGs (Sustainable Development Goals): gli obiettivi ambientali di sviluppo sostenibile

Agenda 2030 e SDGs (Sustainable Development Goals): gli obiettivi ambientali di sviluppo sostenibile

Il 5 giugno 2021, si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Ambiente, quest’anno a tema “Ripristino degli ecosistemi”. In tale occasione le Nazioni Unite hanno ufficialmente lanciato il Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema, “introdotto con la missione globale di far rivivere miliardi di ettari, dalle foreste ai terreni agricoli, dalla cima delle montagne alle profondità del mare.”

In occasione dell’inizio del Decennio proponiamo dunque ai nostri lettori una breve panoramica dei 4 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) “ambientali” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.


“La nuova Agenda è una promessa da parte dei leader a tutte le persone in tutto il mondo. È un'Agenda per le persone, per sradicare la povertà in tutte le sue forme, un'Agenda per il Pianeta, la nostra casa"

Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite


Lo sviluppo sostenibile: storia

Il concetto di sviluppo sostenibile è stato introdotto per la prima volta nel Rapporto “Our Common Future”, noto come Rapporto Brundtland, rilasciato nel 1987 dalla Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo (WCED) dell’UNEP (United Nation Environment Program). Nel documento è definito sostenibile quello «sviluppo che soddisfi i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri».

In questa accezione, lo sviluppo sostenibile è strettamente legato alla compatibilità tra sviluppo delle attività economiche e salvaguardia dell’ambiente.

Già nel 1992, al Vertice della Terra tenutosi a Rio, erano state definite le basi per la realizzazione politica dello sviluppo sostenibile ed era stata presentata l’Agenda 21, ovvero il piano d’azione per il XXI secolo. Nel 2012, alla Conferenza Rio+20, sono stati rinnovati gli impegni presi e definite le fasi necessarie per poter procedere verso uno sviluppo sostenibile.

Il 25 settembre 2015, con l’approvazione dei rappresentanti dei 193 Paesi membri dell’ONU,  l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile nella quale si delineano a livello mondiale le direttrici delle attività da intraprendere per i successivi 15 anni.

L’Agenda 2030

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità che tiene conto della necessità di sostenere la pace universale e la libertà, di sradicare la povertà in tutte le sue forme e dimensioni, conseguendo una trasformazione sostenibile della società, dell’economia e dell’ambiente da qui al 2030.

Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi e oltre 240 indicatori. I 193 Paesi firmatari si sono impegnati a raggiungere questi obiettivi entro il 2030.

La caratteristica essenziale dei goals è di essere universali, interconnessi e indivisibili: devono tener conto delle specifiche realtà territoriali e sono potenzialmente applicabili ovunque, a livello globale, nazionale e locale (regionale e/o urbano).

Lo scopo è quello di cambiare il paradigma dominante e di manifestare l’insostenibilità dell’attuale modello di crescita, sottolineando la necessità di una visione integrata delle varie dimensioni dello sviluppo. Si ritiene infatti che lo sviluppo, per essere sostenibile, debba integrare crescita economica, tutela dell’ambiente e diritti umani e sociali, al fine di conservare il Pianeta per le generazioni future sia dal punto di vista ecologico che da quello sociale e civile.

Gli Obiettivi dell’Agenda 2030 si distinguono infatti dai precedenti, gli Obiettivi del Millennio per il 2015 (introdotti nella Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite nel 2000), nell’integrare le dimensioni sociali, economiche e ambientali, accantonando definitivamente l’idea che la sostenibilità riguardi unicamente le tematiche ambientali.


“No one left behind” non lasciare indietro nessuno – è uno dei principi chiave.


I progressi ottenuti e le sfide rimanenti per ogni Paese vengono valutati ogni anno nell’ambito dell’HLPF, High-level Political Forum on Sustainable Development.

Le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile nell'Agenda 2030

In accordo con le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile delineate nell’Agenda, possiamo suddividere gli SDGs in tre macrogruppi: quelli relativi alla Biosfera (SDGs 6, 13, 14, 15), alla Società o all’Economia. La figura sottostante mostra come gli obiettivi legati alla Biosfera sostengano quelli legati alla Società, i quali a loro volta sostengono quelli economici: l’economia non può essere in salute se non lo è la società, la società non può essere in salute se non lo è l’ambiente.


Fonte principale: ONU - The Sustainable Development Goals Report 2020 e 2019


Approfondimenti:

SDG 6 - Acqua pulita e servizi igienico-sanitari (link)

SDG 13 – Lotta contro il cambiamento climatico (link)

SDG 14 – Vita sott’acqua (link)

SDG 15 – Vita sulla Terra (link)